martedì 16 ottobre 2012

Raspberry Pi, miglior acquisto di sempre

Probabilmente vi hanno già stressato a sufficienza da altre parti con questa notizia (peraltro datata) ma, dato che la maggior parte di ciò che scriverò qui riguarda questo arnese, ve ne parlo brevemente.

Il Raspberry Pi è un PC in miniatura in grado di far girare distribuzioni GNU/Linux quali Debian, Fedora, Arch, Gentoo e tutte quelle che supportano l'architettura armv7.


Dispone di un processore ARM, 256 MB di memoria RAM (da poco pare ne monti 512), scheda video con connettore HDMI e RCA, scheda audio, 2 porte USB, una porta ethernet e come unità disco richiede una SD card. In più, ha una manciata di I/O programmabili (GPIO) vagamente paragonabili a quelli presenti su Arduino (che è comunque un prodotto completamente diverso).

Le connessioni del Raspberry Pi


Ma, dato che di board ARM che supportano Linux ne esistono già a pacchi (BeagleBoard, BeagleBone, Pandaboard e chi più ne ha più ne metta), perché tanto entusiasmo?
Per il motivo più banale del mondo: costa estremamente poco (circa 40 euro).
Difatti il primo stock è andato a ruba, e continua a vendere tanto che su RS e Farnell spesso non è direttamente disponibile.

Date le piccole dimensioni e la discreta capacità di calcolo, è possibile utilizzarlo per scopi quali:
- media center con XBMC (è in grado di riprodurre alcuni formati video in alta definizione 1080p)
- webserver casalingo
- NAS con un hard disk usb (anche se è blasfemia un NAS con scheda di rete 10/100)
- piattaforma per retrogaming (con molto impegno, probabilmente ne riparlerò in futuro)

Su http://elinux.org/RPi_Hub ci sono tutte le informazioni necessarie su ogni singolo componente, sulle periferiche compatibili e sulle distribuzioni disponibili. Un ottimo punto di partenza per esplorare le potenzialità di questo dispositivo.

Domani parlerò di un progetto basato sul Raspberry Pi che ho sviluppato per l'azienda in cui lavoro e che verrà rilasciato con licenza GPL-2.

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